In Giuseppe Dessì la Sardegna è il correlativo oggettivo, l'equivalente emotivo del pensiero, di uno stato d'animo, di una condizione esistenziale; essa diviene, come per molti artisti sardi, il suo universale concreto. Ogni elemento può essere centro e nel contempo periferia, dipende dal punto di vista. Questa interscambiabilità segnica e crono-topica investe esistenti ed eventi, nomi di personaggi e di luoghi, pragmatiche e profondità ontologiche. San Silvano, Sigalesa, Cuadu, Ruinalta, Norbio si traducono Biddaxidru. Villacidro e lo sfondo non neutrale della Sardegna e della sua storia rappresentano l'universale concreto, il centro dal quale si può e si deve raccontare al mondo la «dolorosa fatica del vivere quotidiano di un'umanità mal fatata. Quel centro è anche lo specchio della personalità e dell'opera di Giuseppe Dessì della sua scrittura creativa. Nella rappresentazione letteraria dell'Isola la realtà si scompone e ricompone in un continuo ed elegante gioco di rimandi e di verità differite. Il policentrismo delle sue opere e la polifonia, discorsiva e prospettica, sono il risultato di questa articolazione, che si fa unità, cifra di uno stile, connotatum poetico.
ISBN: 9788860255730
Descrizione
Dettagli del prodotto
- Genere
- Narrativa - Critica letteraria
- Pagine
- 112