La Edes è una delle maggiori case editrici della Sardegna. E' nata a Cagliari nel 1972 come punto di riferimento di un gruppo di intellettuali e docenti universitari. Si è inizialmente sviluppata intorno alla Collana "Saggi" di supporto ad attività didattiche e di ricerca sociologica. Ha poi sviluppato la produzione indirizzandola in particolare sull'identità e specificità della cultura della Sardegna.

Storia

Verso le fine degli anni Sessanta del secolo scorso una decina di intellettuali e di docenti dell’Università di Cagliari si raccoglie intorno a Virgilio Lai e decide di dare corpo a un progetto di casa editrice. Del primo nucleo fanno parte anche la sociologa Clara Gallini e l’antropologo Giulio Angioni.

Percorsi

Nel 1972 la sua “opera prima”: è il saggio di Gianfranco Contu, «Giovanni Battista Tuveri - Vita e Opere». Negli anni Ottanta, l’editrice definisce meglio la sua struttura: 12 collane, più di 150 titoli: saggistica, storia, narrativa, teatro, attualità. Dal marzo 1982 e per oltre un decennio pubblica la rivista «Ichnusa», con un comitato di direzione di cui fanno parte giornalisti e intellettuali fra i quali Giuseppe Melis Bassu, Manlio Brigaglia, Salvatore Mannuzzu. Dopo il 1995 le Collane sono 22, i titoli superano i 300, e il raggio di impegno si concentra sulla valorizzazione della cultura e della lingua di Sardegna, con testi per le scuole («Parlare e scrivere il sardo» di Michele Contini) e una linea di di vocabolari fra i quali spiccano il monumentale «Dizionario Universale della Lingua di Sardegna» di Antonino Mario Rubattu (6 volumi, 6500 pagine) e 7 vocabolari tascabili di pronta consultazione con le altrettante varietà linguistiche dell’isola: logudorese, nuorese, campidanese, gallurese, sassarese e le “isole” linguistiche del Catalano di Alghero e del ligure dell’isola di Carloforte.

Visione

La “diversità”, le peculiarità non sono  - secondo la visione di Nicola Tanda, ideatore e direttore della Collana di letteratura «La biblioteca di Babele» - limiti ma costituiscono un valore culturale aggiunto. Accanto a riletture, rielaborazioni, traduzioni di opere di autori celebri (fra gli altri Grazia Deledda, Sebastiano Satta, Giuseppe Dessì) si sviluppa uno spazio per voci emergenti e originali. Per Tanda non c’è mai stata e non c’è una “letteratura italiana”, globale e univoca, ma una “letteratura degli italiani”, che contiene varietà, differenze e ricchezze espressive delle essenze letterarie regionali e locali e si distingue dalla standardizzazione dell’Era digitale. Questa visione viene approfondita dopo il Duemila nella Collana «Filologia della letteratura degli italiani», curata da Dino Manca,  con edizioni critiche e ricognizioni ragionate su testi sardi e italiani che hanno concorso a costruire nei secoli un variegato sistema narrativo e linguistico.

Catalogo

E’ una vetrina nella quale sono esposti i titoli, più di mille, pubblicati dall’inizio dell’attività ed è una sorta di guida che ha lo scopo di orientare lettori, librerie, biblioteche, scuole, università, enti pubblici, entità associative e di facilitarli nella scelta delle opere. Per ogni titolo vsono esposte indicazioni su pagine, prezzo di copertina e una breve scheda con dati sintetici su argomento e, talvolta, autore.

Collane (27)

Saggi
Documenti e opinioni
Teatro
Saggi Letterari
Cavalli Verdi
Reprint
L’Altra Sardegna
Gente e luoghi
Uomini, Idee, Istituzioni
Parole
Vicende
Edes/Ragazzi
Stampa periodica in Sardegna
Edescuola
Apeus
Clio
La Biblioteca di Babele
Pen Club
I Quaderni della Memoria
Manuali
Lingua e Letteratura
Non più di Mille
Nostri
Agata
Fuori Collana
(Sassari e dintorni)
Filologia della letteratura degli italiani


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