l secondo lavoro di Nino Fadda, proseguendo sul filo dei ricordi, ci propone un'esperienza di vita vissuta in collegio di un ragazzo di quindici anni. L'autore insiste sulla lingua sarda che adotta come sua lingua primaria e la propone ai suoi lettori. Peraltro esposta in maniera semplice e discorsiva, facile da leggere e interpretare. L'opera è rivolta a quanti quella vita di collegio hanno conosciuto e agli studenti di oggi che da queste pagine potrebbero trarre molti insegnamenti.
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- Genere
- Da Definire
- Pagine
- 280